Il turnover aziendale, ovvero il tasso di rotazione del personale, è una tematica centrale nella gestione delle risorse umane, specialmente in un’azienda di distribuzione come la tua. Non tutti gli imprenditori, però, sono adeguatamente preparati nel gestire l’argomento.
Tu, per esempio, sai quando il turnover può essere considerato corretto?
Sai come gestirlo efficacemente?
Quando funziona?
In alcuni casi, il turnover può essere non solo inevitabile, ma anche benefico per tutti i collaboratori. Per esempio, può portare nuova energia e nuove competenze in azienda, specialmente quando sostituiamo figure non performanti o che non si allineano più agli obiettivi aziendali. Inoltre, un certo grado di turnover può prevenire la stagnazione e favorire l’innovazione.
Attenzione alla troppa frequenza
D’altro canto, però, un tasso di turnover elevato può essere sintomo di problemi più profondi e può avere impatti negativi in termini di costi, morale del team e continuità operativa.
Ti trovi in questa spinosa situazione? Ecco per te alcune strategie da implementare per gestire il processo senza subirlo…
Comprendere le ragioni del turnover è il primo passo: utilizza per esempio sondaggi di uscita, feedback dei collaboratori. Nel caso, valuta uno studio più approfondito dei processi interni. Magari qualcosa non funziona e tu non lo sai!
Offrire opportunità di formazione e crescita professionale alle persone può aumentare il loro livello di soddisfazione e fedeltà: è molto semplice… La prospettiva di una carriera in azienda può diminuire il desiderio di cercare altrove nuove opportunità.
Come si sta nella tua azienda, ci hai mai pensato veramente? Un ambiente di lavoro positivo, con una giusta retribuzione e benefici, è fondamentale per trattenere i talenti. Questo include anche la promozione di un equilibrio tra vita lavorativa e privata. Nessuno ama essere sfruttato o considerato un accessorio… allo stesso modo, una comunicazione aperta e onesta tra management e collaboratori può prevenire incomprensioni e malcontenti. È importante che i collaboratori si sentano ascoltati e valorizzati.
Per quanto riguarda il tuo specifico ingaggio, quale imprenditore titolare dell’azienda, tieni presente che un’accurata selezione durante il processo di assunzione può assicurare che i nuovi ingressi siano in linea con la cultura aziendale e con le esigenze del ruolo. Se non hai tempo di entrare direttamente in questo workflow, assicurati che la persona a cui hai demandato il lavoro sia assolutamente allineata con i tuoi desideri e con lo spirito dell’azienda.
Sempre a te, o alla persona incaricata, spetta anche di monitorare regolarmente i tassi di turnover per comprendere le tendenze e agire tempestivamente. Solo in questo modo riuscirai a gestire meglio le questioni legate al personale.
Come vedi… parlare di turnover è delicatissimo, perché include ragionamenti legati alle persone, alla loro motivazione, alle loro aspirazioni di vita e di realizzazione.
Un’azienda che sia davvero illuminata non può prescindere da un “capo” che non solo conosca i suoi collaboratori, ma anche abbia ben chiaro le criticità presenti. Non possiamo pensare che esista l’azienda perfetta, ma nemmeno possiamo accettare di non puntare al miglioramento continuo.
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