“Spulciare” tra gli aumenti per essere pronti

Il nostro business fa parte di una catena, alla fine della quale si trova sempre il consumatore.

Se questo vede diminuire il suo potere di spesa, a ritroso tutta la catena soffrirà.

Oggi siamo in grado, numeri alla mano, fonte Sole 24 Ore e Codacons, di vedere bene il grado di sofferenza a cui le famiglie saranno sottoposte da qui a poco.

Vediamolo insieme.

-Ogni famiglia dovrà sostenere un aumento di +711 euro

-Il carrello della spesa sta aumentando del +10%

-Il pieno dell’auto? +16% rispetto allo scorso anno. Un pieno vale circa 87 euro. E dai primi di ottobre in poi la situazione peggiorerà ulteriormente

-Si attendono anche i rialzi dei tassi dei mutui… altra nota dolente

-Infine le famose bollette: si attendono rincari del +15 e +20% per luce e gas che, tradotto in euro, significherebbe +965 euro a famiglia nel 2022

-Non dimentichiamo poi la scuola: siamo a oltre 500 euro a studente… senza contare i libri di testo.

Bene, questi sono numeri, dati di fatto.

Ora ci domandiamo: cosa fa un bravo adulto, di fronte ai rincari, a parità di stipendio che percepisce al mese? Taglia il superfluo.

Ebbene, se noi grossisti lavoriamo in un settore che rifornisce il “superfluo”, possiamo dire di essere praticamente rovinati.

Come si gestisce questa drammatica situazione?

Primo

Ricordando che durante il Covid abbiamo tutti vissuto situazioni di lunga peggiori.

Secondo

Agendo in modo razionale per quel che ci compete, ovvero tagliando le spese inutili, razionalizzando e ottimizzando il business. (troverai negli articoli delle settimane passate utili consigli su questo tema)

Terzo

Aiutando la nostra catena del valore a puntare sul suo elemento differenziante. Ovvero: sia che noi lavoriamo con la ristorazione, il fashion, i servizi, dobbiamo supportare i nostri clienti a valle in modo che essi stessi si rendano indispensabili per i clienti.

Quarto

Spostare il core business verso clienti più alto spendenti, oppure cercare nuove nicchie di mercato, oppure ancora studiare soluzioni per le famiglie in modo da non perdere una fetta importante di fatturato.

Questo può essere un modo intelligente di agire.

Dobbiamo mostrare di essere indispensabili… e di avere a cuore il benessere della nostra clientela finale.

Siccome non viviamo in un Paese del Terzo Mondo, certamente saremo tutti aiutati da politiche ad hoc, nei prossimi mesi, ma nessuno di noi si può permettere di attendere.

La posizione “attendista” non paga ed è controproducente.

Mentre tu attendi, altri imprenditori hanno già intuito l’affare, preso il tuo posto, accaparrato i tuoi clienti.

Sì, il momento è topico e tutti vorremmo finalmente un po’ di pace… ma questo non pare essere il nostro destino, ancora per un po’.

Per cui…

-Pianificare, gestire, verificare e monitorare

-E poi confrontarsi con chi ci può dare realmente utili consigli

Io sono a tua disposizione, scrivi a mit@ristopiulombardia.it se sei alla ricerca di un confronto aperto, saprò darti una mano!

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