Il leader di domani sarà diversissimo da quello di oggi.
Vale anche per te: non puoi pensare, caro collega grossista, di mantenere le abitudini di dieci anni fa e di proiettare la tua azienda verso il futuro senza mutare nemmeno una virgola.
La domanda è: come adattarsi?
Come mantenere il comando agevolando però la crescita e la motivazione dei collaboratori?
E come armonizzare tutto ciò con i cambiamenti epocali che stiamo vivendo, legati al post-covid, alla consapevolezza sulla sostenibilità ambientale e sociale, ai nuovi bisogni?
Le ricerche del mondo accademico, strettamente correlate alle considerazioni espresse dai responsabili del personale delle aziende, stanno tracciando una linea ben precisa, che parla di attenzione alle soft skill.
Ovvero: non puoi essere solamente un commander in chief che urla e si fa obbedire. Non sei Biden, non sei Putin. Tu devi costruire non solo il consenso per essere votato. Devi costruire un ambiente nel quale le persone siano felici di entrare la mattina, che sentano loro. Devi essere un ispiratore per tutti.
E come si fa a tirar fuori le soft skill?
Non certo puntando solo sulla conoscenza tecnica. Quella serve ma non è sufficiente.
Occorre far crescere altre doti interiori, nello specifico:
ascolto
disponibilità
empatia
impegno
Complesse, vero?
Vediamole una per una.
L’ascolto è quella dote preziosissima che possiede chi davvero si prende a cuore i discorsi degli altri e non lo fa solo perché è obbligato. Si ascolta per ascoltare, non per commentare!
La disponibilità ti permette di essere rispettato in quanto le persone sanno che non vivi arroccato all’ultimo piano del tuo grattacielo, ma lotti insieme a loro e, in caso di bisogno, sei presente.
L’empatia è dote raffinata, che ti permette di non lasciar passare i problemi che ti raccontano gli altri. Quando ascolti sei presenti e comprendi la difficoltà delle persone.
L’impegno dovrebbe essere la qualità più naturale, per te. Inutile stare in azienda e scaldare la sedia. La presenza attiva è il miglior esempio per i dipendenti. Lo dico spesso: sei credibile con le azioni e con il tuo modo di interpretare la responsabilità che ti è data. Tienilo sempre presente.
Con questi quattro elementi puoi iniziare a costruire la leadership del futuro.
I giovani manager appena usciti dalle scuole di formazione sanno già molto bene che le soft skill sono fondamentali. La vecchia guardia ci crede un po’ meno e si concentra soprattutto su numeri e risultati.
Io credo che il nostro percorso debba assolutamente comprendere l’aggiornamento continuo.
Di fronte a una società in cambiamento non possono essere espresse sempre le solite azioni, i soliti discorsi, le solite considerazioni del tipo “Sino a oggi è sempre andata bene”.
Guarda cosa sta succedendo alla politica: nessuno dei grandi capi dei partiti si è accorto che il linguaggio, gli obiettivi, le finalità di questa campagna elettorale sono distanti chilometri dalla popolazione.
E la gente cosa fa?
Si disinteressa delle elezioni.
E questo è un male estremo per la società, un gioco al ribasso che pagheremo tutti.
Ecco cosa succede quando si perde lo “swing”, ovvero la capacità di comprendere cosa sta accadendo realmente attorno a noi.
Hai bisogno un serio confronto sui temi della leadership? Scrivi a mit@ristopiulombardia.it e ti aiuterò molto volentieri!