Il Kaizen (parola composta che si potrebbe tradurre con “star meglio” ) è stato teorizzato dal giapponese Masaaki Imai, nato a Tokyo nel 1930, il quale ne da questa definizione:
“Piccoli miglioramenti incrementali continui, al processo o al prodotto, che coinvolgono tutti, senza dover spendere troppi soldi. Questi interventi di miglioramento non devono assolutamente interferire con l’ordinaria continuità”.
Imai, autore del famoso libro “Kaizen la chiave del successo giapponese”, crede che il concentrarsi su argomenti come qualità e produttività favorisca soluzioni frammentarie ed ignori il filo che lega tutto insieme: il Kaizen, la filosofia del miglioramento continuo.
Il messaggio della strategia KAIZEN è che non debba trascorrere neanche un giorno, senza che un qualche tipo di miglioramento venga apportato da qualche parte all’interno dell’azienda.
Imai ritiene che la sfida all’Occidente consista nel cambiare “la filosofia orientata all’innovazione ed ai risultati” con un modo di pensare che sia soprattutto orientato al processo: “il KAIZEN genera un modo di pensare orientato al processo, dal momento che i processi devono essere migliorati ancor prima che si possano ottenere risultati migliori”.
Autore: Masaaki Imai
Editore: Il Sole 24 Ore Management