Caro collega imprenditore grossista per l’Horeca, questo post è dedicato espressamente te e alle difficoltà che stai passando per colpa delle chiusure di bar, ristoranti e locali.
Come sai sono il vicepresidente di AGroDiPAB, associazione grossisti della distribuzione di prodotti alimentari e bevande. In queste ultime settimane ci siamo mossi con velocità e puntualità e siamo riusciti a interloquire, a Roma, direttamente con i decisori politici, in modo da far sentire la nostra voce e comunicare le nostre istanze. Posso finalmente dirti che qualcosa si muove e che nel decreto Sostegni sono stati depositati 11 emendamenti proprio a sostegno del nostro comparto.
Ecco di seguito la nostra comunicazione ufficiale, che con immensa soddisfazione condivido con te.
Roma 7 aprile 2021 – “Questo decreto è stato atteso con fiducia e speranza dal comparto, in ragione dei vincoli che hanno condizionato i precedenti provvedimenti “ristori” da quali le imprese distributrici sono state sistematicamente escluse. E’ indispensabile che nell’ambito di questo provvedimento, e in quelli di eguale natura che verranno predisposti nelle prossime settimane, si proceda con interventi mirati che supportino le aziende virtuose e che consentano allo Stato di investire sul suo futuro, esorcizzando la dispersione irrazionale di risorse preziose per il sistema economico”. Lo dichiarano a proposito del c.d. DL Sostegni, attualmente all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio del Senato, il Presidente ed il Vicepresidente di AGroDiPAB, Aldo Di Biagio e Giuseppe Arditi, annunciando la sottoposizione di 11 proposte emendative condivise con tutti i gruppi parlamentari.
“Da settimane stiamo alternando confronti e tavoli tecnici con i parlamentari di tutti i gruppi – spiegano i vertici di AGroDiPAB – e stiamo raccogliendo supporto ed attenzione. Abbiamo fatto proposte pragmatiche e prospettiche che mirino al reale rilancio de sistema Paese e non si soffermino sul mero contributo a fondo perduto ma sappiano individuare le lacune del sistema fiscale e nel contempo alleggerire gli oneri in capo alle aziende, stremate da oltre un anno di misure di contenimento epidemiologico”
“Abbiamo richiesto – spiegano Di Biagio e Arditi – il riconoscimento del contributo a fondo perduto anche alle aziende medio-piccole, il cui fatturato si colloca non oltre i 25milioni di euro annui, il recupero IVA sui crediti non riscossi, il riconoscimento alle aziende, operanti nel comparto della distribuzione dei prodotti alimentari e delle bevande che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 20% nel corso del 2020, di un credito di imposta, pari ad una percentuale del 30% dell’ ammontare dei crediti pecuniari vantati nei confronti dei debitori inadempienti, il riconoscimento alle aziende, operanti nel comparto della distribuzione dei prodotti alimentari e delle bevande di un credito di imposta o in alternativa un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’ammontare delle perdite maturate nel 2020 per deperimento di prodotti alimentari e bevande non più venduti agli esercizi pubblici, la proroga delle agevolazioni IRAP già previste dal DL rilancio anche per il periodo di imposta 2020 ma soltanto per le aziende che hanno un fatturato massimo di 50 milioni annui, il riconoscimento alle aziende, operanti nel comparto della distribuzione dei prodotti alimentari e delle bevande del credito di imposta per i canoni di locazione non abitativo (già previsto dal dl rilancio fino al mese di maggio ma non prorogato per i restanti mesi per le imprese del comparto) anche per i mesi di giugno, ottobre, novembre e dicembre 2020, un Intervento nell’ambito del decreto liquidità sul fondo centrale di garanzia con estensione a 20 anni della durata del rimborso dei finanziamenti garantiti, la proroga della moratoria prestiti per le PMI al 30 dicembre 2021 con riconoscimento dell’ allungamento del periodo di ammortamento per un periodo massimo di 5 anni, l’esonero del 50 % dei contributi del personale con contratto in essere per le imprese distributrici di prodotti alimentari e bevande e la riduzione al 50% della tari per l’anno 2021 per capannoni delle imprese distributrici di prodotti alimentari e bevande”.
“Faremo il possibile affinché queste istanze trovino spazio nel confronto di questi giorni in Senato – concludono – certi che soltanto attraverso proposte di buon senso si possa intraprendere la strada per il rilancio del Paese”.
Sai cosa penso? Che una grande casa si costruisce dal basso, ovvero dalle fondamenta, poi aggiungendo giorno dopo giorno mattoni e cemento. Ebbene, questo nostro lavoro “romano” è la base. Confidiamo nei nostri interlocutori… nel frattempo scaldiamo comunque i motori, dato che la ripartenza è vicina!