Attenzione al “sentiment”…

Sai cos’è il sentiment? È qualcosa di difficilmente misurabile (che comunque adesso la tecnologia riesce anche a misurare, grazie ai Big data), una sorta di sensazione collettiva. Una specie di emozione che provano tante persone in uno stesso momento per un determinato argomento, gesto, fatto e così via.

Gli analisti riescono, indagando le considerazioni che gli utenti lasciano sui Social, a capire cosa stia succedendo e a dare degli indicatori interessanti alle aziende.

Anche io ogni tanto mi cimento e cerco di indagare il sentiment legato al mondo della ristorazione… sai cosa hanno intercettato le mie antenne negli ultimi giorni?

Ecco la mia disamina per te.

Le persone sono felici di poter interagire con i bar, i locali in genere, di fare acquisti. Lo fanno per se stessi e anche per sostenere l’economia dei negozi di prossimità a cui sono più affezionati. Lo fanno perché hanno capito che siamo davvero tutti sulla stessa barca, e che un po’ di aiuto reciproco non fa certamente male.

Pur nel solito egoismo che purtroppo fa prevalere l’interesse personale a quello collettivo, si nota una certa apertura nei confronti del prossimo. Da più parti infatti stanno nascendo spontaneamente, dal basso, iniziative come il caffè sospeso, il pane sospeso; la richiesta ai commercianti di dare qualcosa a chi ha più bisogno, magari a un prezzo contenuto o addirittura gratis. Insomma, con evidenza stanno emergendo nuove sacche di povertà: le persone se ne accorgono e, specie sotto Natale, sono disposte a dare una mano e a spendere un euro in più per aiutare concretamente.

Va da sé che il locale che mostra di pensare unicamente al fatturato e al profitto, che non considera minimamente l’idea di aiutare chi è in difficoltà verrà subito catalogato come “indifferente” ai problemi delle persone, pertanto scartato.

Attenzione che puntare, a livello di comunicazione Social, su “guarda come è bello il mio Panettone, guarda quanto è esclusivo, guarda quanto costa, guarda quanto sei figo tu che lo acquisti a un prezzo stratosferico” può trasformarsi in un boomerang, perché in questo momento anche il cliente più alto-spendente potrebbe considerare irritante questa spocchia.

Bene. Il sentiment è molto chiaro: le persone vogliono essere felici, ma non a discapito dell’infelicità degli altri, non fregandosene della felicità degli altri o delle loro difficoltà.

Vuoi attuare un piano strategicamente inappuntabile?

-Nella tua comunicazione quotidiana sui Social non dimenticare di inserire piccole idee di solidarietà, facilmente attuabili presso il tuo locale

-Scegli un progetto di volontariato da sostenere

-Decidi di donare qualche prodotto a chi ha davvero bisogno, fatti aiutare dagli stessi clienti per capire come procedere

-Crea una community solidale alla quale tutti possano partecipare con idee e qualche euro

Non è difficile, non ti porta via tempo, allarga il cuore e ti rende una persona migliore. Non ti sto dicendo di dimenticare la cassa, ti sto dicendo di non sottovalutare il desiderio dei clienti di fare del bene.

Quanto allo specifico fatturato natalizio, Ristopiù è al tuo fianco per suggerirti ogni tipo di soluzione o prodotto da attuare, in qualunque forma, in presenza, con l’asporto, il delivery; abbiamo consulenti a tua disposizione, l’esclusivo Circolo del Bar Perfetto, le ricette di Chef Ruggero, il magazine www.ristopiunews.it. Tu chiedi, noi agiamo. Tu non chiedi, noi siamo già pronti a comprendere le tue esigenze e a fornirti le giuste risposte.

Noi intanto ci vediamo il prossimo lunedì, ore 21, per la Diretta Facebook dedicata a Dicembre, Mese internazionale di Ittico dal mondo.

Ti aspetto!

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *