Nei giorni passati tutta la categoria della ristorazione è balzata in prima pagina, tra le news più lette dagli utenti italiani.
Il motivo?
I NAS hanno effettuato controlli in 500 locali tecnici e riscontrato più violazioni di legge, che andavano dal cattivo stato di conservazione della merce, al non rispetto delle procedure di preparazione, allo stato igienico non idoneo per un locale che deve somministrare alimenti alla clientela, alla catena del freddo interrotta e così via.
Questi controlli hanno generato indignazione tra i clienti, fastidio tra gli operatori e prese di posizione anche ufficiali per esempio da parte della FIPE, che ha subito commentato che “La ristorazione non è un mestiere per tutti”.
E noi?
Quale posizione abbiamo sull’argomento?
Ti confido la mia, che posso immaginare sia molto simile alla tua.
Primo: verissimo, non ci si improvvisa imprenditori della ristorazione. Allo stesso modo non ci si improvvisa medici, ingegneri, insegnanti, operatori ecologici, muratori o astronauti.
Per ogni lavoro sono necessari:
-fatica
-dedizione
-studio
-esperienza e pratica
-aggiornamento continuo
Secondo: nessuno – nessuno! – si può arrogare il diritto di non rispettare le norme vigenti nel proprio settore. Lavoro, salute, sicurezza, igiene, sanità, non sono temi da prendere alla leggera. Ogni volta che somministriamo un caffè, un gelato, un minestrone, prendiamo “in mano” la salute del nostro cliente e il suo benessere. A monte vi sono decine di accorgimenti e attenzioni che siamo tenuti a seguire. Non possiamo scegliere di non seguirli, non possiamo scegliere di tenere aperta la cucina di un bar in cui girano gli scarafaggi, il congelatore va e non va, la merce non è stoccata correttamente in magazzino.
Qui – e solo qui – si esprime la serietà di imprenditore. Che ha a cuore la salute dei suoi clienti e anche il buon andamento del suo business.
Terzo: posto che tante realtà agiscono come se fossero in una prateria sconfinata, e come se le regole non esistessero… c’è sempre spazio per migliorare. Fare mea culpa e ricominciare.
Ovvero: tutti, anche gli imprenditori che sono stati colti in fallo, possono rientrare tra i ranghi. Mettersi in regola e iniziare nuovamente a operare in un mercato più serio. E riconquistare la fiducia dei clienti.
Noi non siamo per le distinzioni etniche: buoni e cattivi imprenditori si trovano ovunque, e trattano ogni genere di cibo. Se vogliamo progredire come categoria dobbiamo tutti metterci d’impegno per osservare e far osservare la normativa.
La mia azienda ha da diversi anni a cuore questo tema e proprio per questo motivo ha inserito, nelle sue master class di Bar Academy, diversi appuntamenti dedicati alla gestione del locale, all’Haccp, alla customer satisfaction.
Ribadisco: c’è sempre spazio per crescere e migliorare, e ritornare virtuosi.
Ristopiù Lombardia lo sa.
Ti occorre un aiuto per essere compliant con la normativa Haccp?
Ti invito a partecipare alla master class dedicata che si terrà il 24 luglio prossimo, dalle 14 alle 18, presso l’Academy Ristopiù.
Stesso appuntamento è fissato anche per il 25 settembre.
Il nostro Service Center, che risponde al numero 800078844 è a tua disposizione per ogni genere di chiarimento!
PS un grazie ai NAS, che supportano il nostro lavoro andando a scovare le irregolarità di chi si comporta in maniera non corretta!