Qualche giorno fa un collega imprenditore, in occasione di un pranzo, mi prende da parte e mi dice: “Ti seguo sempre su Facebook, sei troppo forte! Seguo anche i tuoi video, mi fanno impazzire. Una cosa, però, non capisco. Ti vedo sempre in giro, ai convegni, alle presentazioni dei dati. E poi posti i commenti, lasci le tue opinioni, scrivi sul magazine. Come mai sei così attivo? Sei un imprenditore vincente, come mai continui a studiare e imparare?”.

Ringrazio per i complimenti che fanno sempre piacere, ma non voglio che tu ti soffermi sulle belle parole, bensì sul quesito che queste portano con sé: perché continuo a studiare, leggere, ascoltare, confrontarmi con coach e tutor?

La risposta che ti lascio è frutto della mia esperienza e contiene in sé le regole dell’imprenditore vincente (io, tu, chiunque vuole mettersi in gioco). Pronto? Eccole per te.

1 Formarsi sempre

2 Formarsi con costanza

3 Non smettere di formarsi

Non sto scherzando, né ti sto prendendo in giro.

La formazione è il fondamento di ogni impresa, così come il desiderio di sapere è la molla che fa evolvere il mercato in cui siamo inseriti.

La formazione non è solo per sé, non è solo legata al business. È un insieme di conoscenze che deve essere ben armonizzato e deve comprendere tanti aspetti:

-la formazione – prioritaria – del mercato in cui si opera (implica la conoscenza delle regole, della competizione, dei competitor diretti, dei prodotti o servizi di punta, dei cavilli burocratici, delle agevolazioni, delle innovazioni che si possono implementare)

-la formazione del proprio team ristretto (implica che ogni persona sia motivata, ben indirizzata, responsabilizzata, tendente a un obiettivo comune e condiviso)

-la formazione di tutti i collaboratori (implica un mansionario definito, regole e obiettivi da condividere, un forte senso di appartenenza all’azienda, la conoscenza capillare del prodotto e della produzione)

–la formazione sui trend (se ho un bar, ma non so niente di Facebook, rischio di perdere una buona fetta della mia clientela perché non so essere abbastanza “social” e comunicare con queste persone in modo appropriato; se non mi formo sull’e-commerce e non conosco i dati relativi alla sua esplosione, rischio di perdere un treno che potrebbe portarmi a generare fatturato)

-la formazione personale, sul senso di ciò che si sta facendo (implica capire le corde profonde che spingono a lavorare 12 ore al giorno; le scelte da compiere, che devono essere appropriate e allineate all’obiettivo; la ri-motivazione quotidiana che aiuta a superare le difficoltà che possono presentarsi)

-la formazione sulla società (implica girare per il mondo per capire come le persone interpretano per esempio lo street food, o il senso del primo piatto, oppure della colazione, o del servizio al tavolo)

Insomma, caro amico, c’è sempre da imparare. E la formazione continua, che serve anche ai dipendenti e collaboratori, è il sale dell’impresa, perché porta alla trasformazione naturale, ossia senza scossoni.

Sarai d’accordo con me, infatti, che un conto è scegliere insieme di tracciare un nuovo percorso di business, tutti convinti e fiduciosi. Un conto è imporre dall’alto: “Da oggi si cambia strada”, generando di conseguenza malumori e scollamento tra imprenditore e collaboratori.

La formazione apre la mente, aiuta a guardare alle opportunità e a trovarle! Allontana dalla paura di fallire e sostanzialmente mantiene giovani.

Certo: formarsi implica, per un imprenditore, anche lavorare di più, ragionare su se stesso, avere sempre una visione d’insieme coerente con il vero stato di salute della sua impresa. Implica investire ore, anche giornate per partecipare a convegni, corsi, nel mio caso assaggiare, degustare, incontrare, carpire segreti. Tutto ciò conduce, alla fine, alla definizione di un progetto molto chiaro. Il tuo progetto vincente, per diventare un imprenditore vincente.

Sei anche tu un appassionato di formazione? Quali temi ami approfondire? Lascia di seguito il tuo commento in merito, aiutami a costruire la community dell’Horeca!