C’è la festa dell’hamburger.
Poi c’è quella delle patatine fritte. Dello street food. Del cioccolato.
Della birra, of course.
Della pasta, del pomodoro, della passata, della pizza, della mozzarella.
Dunque, facciamo ordine.
Primo.
Ogni pretesto è buono per fare festa, organizzare appuntamenti, attirare clienti e proporre nuove referenze. Ben venga ogni genere di evento, a patto che il nostro impegno sia sempre volto alla qualità (inutile dedicare una serata ai wurstel se poi proponiamo tre referenze stile discount).
Secondo.
Dobbiamo avere una strategia, alla base di ogni festa-evento che spingiamo e che raccontiamo e pubblicizziamo su tutti i Social. Esempio: se ad agosto c’è l’Anguria Day, non possiamo arrivare due giorni prima e inventarci una “Serata Anguria”. Sarà troppo tardi sia per noi che per i nostri clienti (che non avranno nemmeno il tempo di capire cosa stia succedendo).
Se non possediamo una strategia del genere, possiamo lasciar correre quell’evento e dedicarci a quello successivo, in modo strategico, ossia.
1 Muoverci un mese prima iniziando a pubblicizzarlo
2 Studiare un menù ad hoc e una caratterizzazione ad hoc del locale
3 Presidiare tutti i nostri canali Social con foto, promozioni, inviti speciali che facciano venire “l’acquolina in bocca” al nostro cliente
4 Studiare sempre la concorrenza per fare in modo di non inventare la solita, classica, scontata proposta: o ci differenziamo, o il nostro appuntamento sarà un flop
5 Studiare sempre il prodotto che si vuole celebrare: farsi trovare preparati sulla sua storia, gli ingredienti, la filiera, gli abbinamenti. Il prodotto, da solo, non ha più tanto valore, agli occhi del cliente. È come gli viene proposto a fare la differenza
Allora: queste Giornate Mondiali di Tizio, Caio, Pinco e Pallo, funzionano? Secondo me sì e no.
Funzionano: se sono un’occasione per “tirare fuori dalla soffitta” un certo prodotto, magari lasciato in disparte tutto l’anno (penso all’asparago, al melone, al vino novello,…) e che ha una vita molto breve.
Non funzionano: se concentrano l’attenzione su un certo prodotto, ma unicamente per una giornata.
Ti faccio un esempio: il 28 maggio si è celebrata la Giornata Mondiale dell’hamburger. Benissimo: ne hanno parlato i giornali, raccontando l’evoluzione del prodotto, i locali più trend, gli ingredienti più sfiziosi.
Alle 16 del pomeriggio della stessa giornata la notizia era già diventata obsoleta (questa è la legge della comunicazione). Quanto è durato “l’evento”? Cinque ore.
Noi operatori di business dobbiamo valorizzare maggiormente i nostri prodotti, anche per quanto riguarda l’arco temporale: considerarli, studiarli e valorizzarli nel loro complesso e in modo armonico, avendo di fronte non un giorno, ma tutti i giorni, non una sola referenza, ma tutte le nostre referenze.
Caro collega imprenditore… lascia perdere i tram che passano, sali sul treno stabile del successo targato Ristopiù.
Parliamo di Hamburger? Vuoi avere conoscenze al top?
Puoi consultare il nuovissimo catalogo BurgerMania (vai su www.ristopiulombardia.it)
Consultare La Guida all’acquisto – Le 6 regole segrete per avere successo con gli Hamburger (richiedila al Service Center, numero verde 800078844)
Puoi leggere tutti gli aggiornamenti su trend e prodotti sul magazine www.ristopiunews.it
Puoi venire ad assaggiare le nostre referenze direttamente in azienda, Chef Ruggero e lo specialist Marco Duvia ti attendono
Jo il Guerriero delle Vendita ha parlato forte e chiaro.
Continua a seguirmi e lasciami un tuo commento, aiutami a costruire la Community dell’Horeca!