Ti basta il caffè? A me no

Ti basta il caffè? A me no.

Troppo, troppo limitati. Siamo troppo limitati, a volte, io per primo.

Siamo talmente abituati a lavorare su file Excel, a incasellare appuntamenti, aree aziendali, obiettivi in organigrammi rigidi, che abbiamo perso la fantasia. E quando gli altri, invece, ci dimostrano che la fantasia è viva e vegeta, facciamo un salto sulla sedia e ci diciamo “Sveglia!”.

E allora sveglia!

Perché consideriamo il caffè solo il riempitivo della colazione e la chiusura del pranzo e della cena? Perché lasciamo la tazzina lì dov’è, senza costruirle un progetto attorno? Eppure è uno dei prodotti di punta di tutti i nostri bar. Possibile che non sappiamo fare di meglio?

Lavazza ha fatto di meglio, aprendo a Milano, in centrissimo, una “caffetteria gastronomica”, un flagship store elegante e davvero in linea con l’idea di metropoli contemporanea che la città sta coltivando.

Ottimo, si berrà solo caffè.

Invece no, qui sta l’elemento di rottura. Il locale non è solo un’ode al prodotto di punta dell’azienda torinese, ma un coprotagonista, insieme al cibo, sia dolce che salato, per un’esperienza che va dalla colazione all’aperitivo serale.

Tutto parla di caffè, ovviamente, ma in modi diversi e alternativi, allargati, non solo concentrati sul classico chicco o la straclassica moka.

Funzionerà?

Sì, per un semplice fatto: le persone vogliono vivere esperienze, questo o quel prodotto pari sono. Oggi conta l’emozione trasmessa dal marchio, dal profumo, dalla luce del locale, dall’assaggio.

Il progetto mi piace ed è un ottimo stimolo anche per me e per tutti noi.

Dobbiamo smetterla di ragionare per categorie di prodotto, i famosi silos che non si parlano tra loro.

E dobbiamo integrare, costruire ponti.

Da qualche mese in Ristopiù Lombardia abbiamo iniziato a costruire cataloghi cross, dunque non più solo per linee di prodotto, ma per eventi o situazioni, come la colazione o l’Oktoberfest. La strada è tracciata, sono fiducioso.

 

Cosa ne pensi dell’esperienza Lavazza? Stai ragionando anche tu in ottica “multisensoriale”, o per te la tazzina di caffè resta sul bancone ad attendere il cliente? Raccontami la tua esperienza!

 

(foto tratta da https://www.lavazza.it/it.html)

 

 

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