Lo so, l’argomento è complesso e pare non ci interessi.
Invece ci interessa eccome e guarda da vicino il futuro tuo, mio e dei nostri clienti.
Il concetto non è poi così astruso: il protezionismo è una politica economica adottata da alcuni Paesi per limitare le importazioni e favorire la produzione locale. Questo avviene attraverso strumenti come tariffe doganali elevate, quote di importazione, sussidi per le imprese nazionali e regolamenti stringenti sulle merci estere. Sebbene il protezionismo possa avere vantaggi temporanei per l’economia interna di un Paese, le sue ripercussioni si fanno sentire anche su chi, come te, opera nel mercato della distribuzione Horeca e si affida a prodotti e materie prime di origine estera per offrire un’ampia gamma di scelta ai propri clienti.
Per te, che operi nel settore della distribuzione Horeca e gestisci un’ampia rete di approvvigionamento, queste politiche possono avere impatti significativi.
Come il protezionismo incide sulla tua attività
Se un Paese da cui importi materie prime o prodotti applica restrizioni all’esportazione o aumenta i dazi, i tuoi costi possono salire in modo sostanziale. Le tariffe doganali più alte si riflettono direttamente sui prezzi dei prodotti, rendendo meno competitivi alcuni articoli e costringendoti, magari, a ridurre la varietà di offerta o a rivedere i listini. Questo potrebbe complicare la tua capacità di rispondere alle esigenze dei clienti, i quali si aspettano sempre una certa qualità e un assortimento ampio.
Diversificare le fonti: la chiave per gestire le fluttuazioni
Se lo scenario è quello di crescente protezionismo, è strategico per te diversificare le fonti di approvvigionamento. Dipendere da un solo Paese per un determinato prodotto aumenta il rischio di impatti negativi, come rincari o scarsità di merce. Lavorare con fornitori di diverse aree geografiche ti permette invece di mitigare questi rischi, assicurandoti più opzioni in caso di variazioni nei costi o di restrizioni su determinati prodotti.
Anticipare e adattarsi ai cambiamenti
Essere al corrente delle politiche commerciali dei tuoi principali fornitori è fondamentale per proteggere la tua attività. Tenerti aggiornato sulle normative internazionali e monitorare l’evoluzione delle politiche di import-export ti permetterà di anticipare gli effetti di eventuali restrizioni e di preparare la tua rete di distribuzione. Questo ti mette nella posizione di adattare la tua offerta con margine di sicurezza, evitando difficoltà improvvise.
Attenzione: il discorso non si ferma qua. Il protezionismo diventa assolutamente dannoso per il nostro Made in Italy.
-Quando Paesi esteri impongono dazi o restrizioni all’importazione, molti prodotti italiani – dall’olio d’oliva ai formaggi, fino ai vini e agli ingredienti di alta gamma – possono diventare meno accessibili e competitivi sui mercati internazionali. Se un cliente Horeca estero deve pagare di più per un prodotto italiano, potrebbe optare per alternative locali o di altri Paesi, riducendo la domanda per le eccellenze italiane.
-Per contro, se i mercati esteri diventano meno accessibili, gli articoli di eccellenza che distribuisci rischiano di perdere il loro riconoscimento e il posizionamento di prestigio a livello globale, dato che la concorrenza locale potrebbe prendere il sopravvento. Questo può indebolire anche la percezione di qualità, rendendo più difficile riposizionarsi una volta che le restrizioni vengono rimosse.
Il mio consiglio?
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Hai imparato a diversificare la provenienza dei prodotti? Come ci sei arrivato? Scrivimi a mit@ristopiulombardia.it la tua esperienza, la condividerò con la community.