Nel nostro settore, esageratamente dinamico e in continuo movimento, l’ingresso di un nuovo membro nel team può essere un momento critico.
Non si tratta solo di un altro nome da aggiungere alla lista dei collaboratori, ma di una persona con le proprie esperienze, aspettative e potenzialità, pronta a integrarsi nella tua organizzazione e ad apportare valore.
È assolutamente necessario, anzi vitale, impostare la giusta relazione con un neoassunto, garantendo che sia produttiva sia dal punto di vista organizzativo che da quello umano. E tocca a te, principalmente, coadiuvato dai responsabili dei tuoi team.
Ecco qualche spunto di riflessione, tratto dall’esperienza che ogni giorno vivo con la mia azienda, Ristopiù Lombardia, che si chiama Job Route.
L’introduzione organizzativa
Prima di tutto, è essenziale fornire una solida base operativa. Questa inizia con una formazione adeguata che non solo trasmette le competenze necessarie per il ruolo, ma fornisce anche una panoramica chiara della cultura aziendale, delle aspettative e degli obiettivi. Questo significa predisporre un piano di inserimento che fornisca al neoassunto tutte le informazioni necessarie: dai dettagli pratici come orari e pausa pranzo, a una panoramica delle dinamiche interne, delle responsabilità e dei canali di comunicazione. La chiarezza, in questo stadio iniziale, riduce l’ansia e costruisce fiducia.
Costruisci un rapporto di fiducia
Al di là delle procedure e delle dinamiche lavorative, è fondamentale non sottovalutare l’importanza della relazione umana. Ricorda che un neoassunto, indipendentemente dalla sua esperienza pregressa, potrebbe sentirsi come un pesce fuor d’acqua nei primi giorni. Ecco perché un’accoglienza calorosa e sincera può fare la differenza. Mostra interesse per la sua storia professionale, le sue aspettative e le sue ambizioni. Fornire un mentore o un punto di riferimento può essere un modo efficace per facilitare l’integrazione.
Anche essere aperti al feedback è fondamentale. Invita il nuovo membro del team a condividere le proprie impressioni, dubbi e domande: questo creerà un canale di comunicazione aperto e trasparente, promuovendo un clima di fiducia reciproca.
Se pensi che tutto ciò non serva, fai una simulazione.
-Assumi una persona.
-La “sbatti” in magazzino.
-Chiedi a un altro collaboratore di spiegargli cosa fare.
-Il collaboratore non ha tempo per stare dietro al neoassunto e lo tratterà con sufficienza e non sarà certamente esaustivo.
-Il neoassunto sarà frastornato, lavorerà senza capire per chi e con quale obiettivo.
-La tua nuova risorsa sarà scontenta.
-Tu non otterrai da lei il massimo.
Vuoi tutto ciò? Non pianificare l’inserimento.
Vuoi svoltare e creare davvero team coesi? Segui questi consigli!
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