Tu, imprenditore della distribuzione, credi nel digitale? Te lo chiedo perché alcuni colleghi pensano ancora di poter fare a meno dei pc, poi si accorgono che i loro diretti competitor fatturano il 20% in più perché hanno per esempio automatizzato il magazzino o aperto un canale di e-commerce.
Io credo assolutamente nella tecnologia, sia lato front end che lato back end. La mia azienda è informatizzata e abbiamo aperto tutti i canali possibili digitali per comunicare e vendere al cliente.
Io stesso ho questo blog, sono protagonista di video in diretta, di video on demand, ho Facebook e Instagram a livello personale e non solo.
Io sono una mosca bianca o siamo in tanti? Insomma: le Pmi del nostro Paese, perché di queste stiamo parlando, il vero tessuto imprenditoriale, come sono messe?
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione o dai lockdown non abbiamo imparato niente? Per scoprirlo chiediamo aiuto a Osservatori.net e andiamo a indagare.
Innanzitutto i numeri: noi Pmi siamo una potenza, un totale di 206.000 e, da sole, contribuiamo a oltre il 41% dell’intero fatturato generato in Italia.
Prima dell’avvento del Covid la situazione era pessima, con un livello di digitalizzazione sotto alla media europea.
Come già accennato, chiusi tutti in casa abbiamo scoperto, anche lato business, quanto la tecnologia fosse comoda e soprattutto pratica. E assolutamente necessaria per sopravvivere e poi competere.
-La pandemia ha portato le PMI ad un uso maggiore delle piattaforme e-commerce, con una crescita del +50% rispetto al periodo pre-Covid (prima avevamo livelli davvero molto bassi).
-Al momento però non tante aziende credono ancora al potenziale generato dagli investimenti pubblicitari on line.
Nonostante questi dati sconfortanti, non tutto pare perduto. E se lo dice L’Osservatorio Innovazione Digitale delle PMI, possiamo crederci anche noi. In particolare, sono state identificate quattro strade da percorrere per la trasformazione digitale.
Eccole qui esplicitate:
-Interesse verso il digitale del vertice aziendale: il top management percepisce il ruolo delle tecnologie digitali come strategico per l’azienda?
-Organizzazione, governance e cultura digitale: come viene favorito lo sviluppo e il potenziamento di competenze digitali tra gli addetti dell’organizzazione?
-I processi aziendali coinvolti: quali sono i processi interni (produzione, HR, sicurezza informatica) supportati dalle tecnologie?
-Le tecnologie nei processi di interfaccia/di supply chain: quali sono gli strumenti digitali che supportano i rapporti con fornitori, partner e clienti?
La domanda sorge a te spontanea: tu, imprenditore, leader della tua azienda, credi nel digitale? Tiinteressi, sei il primo promotore? Sai che se tu sei tiepido anche l’organizzazione non farà un passo avanti nell’uso delle tecnologie?
E ancora: sei riuscito a digitalizzare tutte le aree dell’azienda o sei fermo ancora ai file excel e alla pubblicità sul giornalino del quartiere?
La scelta è tua, solo tua: e da questa dipende il futuro della tua azienda.
Un vero leader non ha certamente paura di imparare cose nuove, né di approfittare di soluzioni e applicazioni per agevolare il lavoro dei collaboratori.
Allo stesso tempo, così come conosce il suo mercato, deve conoscere anche quello che succede a livello di pc e smartphone. Anche i venditori del prodotto più classico non possono più girare solo con il catalogo cartaceo! Non sarebbe più in linea né coi tempi né con l’esigenza di nuova sostenibilità ambientale.
Quindi sei pronto? Io sono al tuo fianco, scrivi a mit@ristopiulombardia.it se ti occorrono consigli personalizzati.