Quando il lavoro si fa difficile, occorre avere i giusti interlocutori per:
-farsi sentire
-trovare soluzioni
-costruire insieme il Paese
La pandemia ha insegnato a ogni settore, ambito lavorativo, categoria professionale, che chi si muove in forma scomposta e singola non riesce a far pervenire nel giusto posto le istanze.
Dirò di più: alcuni settori fondamentali per il Paese sono talmente “trasparenti” da non essere nemmeno considerati.
Peccato che, fermi loro… una parte delle attività si fermi.
Sto parlando del nostro, quello dei grossisti dell’horeca, che sono stati pesantemente penalizzati, con pochissimi aiuti e merci ferme per mesi e per mesi.
Passato il periodo abbiamo detto “basta”, ci siamo messi a tavolino e abbiamo iniziato a ragionare.
Con un obiettivo: smettere di essere trasparenti e agire insieme risolutamente.
Passi concreti sono stati fatti e sono giunti al loro culmine proprio la scorsa settimana.
Insieme al dottor Giorgio Carlino, in rappresentanza di Agrodipab e Rete Horeca Italia (8 consorzi, 22.000 collaboratori), abbiamo avuto l’opportunità di intervenire all’audizione in Senato (Sesta Commissione Finanze e Tesoro riunita con la 10° (Industria, commercio, turismo) nell’ambito dell’esame del disegno di Legge N. 2564 “Contrasto degli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”!
Nei pochi minuti a nostra disposizione abbiamo avuto modo di toccare per la realtà distributiva:
Tutela della liquidità
Credito d’imposta Imu
Credito d’imposta energia elettrica
Categoria autotrasportatori
Noi rappresentiamo un terzo del comparto… che dire. Siamo tanti e agguerriti.
Come grossisti alimentari siamo i garanti della tenuta sociale delle attività strategiche d’Italia. Consegniamo prodotti alimentari e bevande a ospedali, rsa, mense, bar, street food, hotel.
Abbiamo lavorato sempre anche durante il lockdown, abbiamo fatto “da banca” per i nostri clienti e ancora adesso la situazione permane.
Nonostante ciò… tutti i provvedimenti sono stati rivolti alle attività ricettive, ma mai estesi al distributore.
Questa situazione deve cambiare subito. E sono certo che cambierà, grazie anche a questa audizione, che ci ha portato alla giusta scrivania a consegnare richieste ragionevoli.
Confidiamo che, nonostante il periodo difficile che tutti stiamo vivendo, oggi dettato anche dalla crisi che la guerra in Ucraina genererà, la Commissione possa proporre delle soluzioni che poi in sede parlamentare possano essere recepite.
Ti confesso la mia grande emozione per questo incontro e altresì la mia fiducia in questo governo e in questo Paese che ha in sé la forza per andare ancora meglio.
Rivedi qui il nostro intervento!
Per unirti ad Agrodipab: agrodipab@gmail.com