In alcune situazioni della vita occorre prendere il toro per le corna, ovvero avere il coraggio di cambiare, senza trascinare situazioni lavorative che non portano a nulla. Proprio come è capitato a Francesco, che si è trovato di fronte a un bivio…
Leggiamo insieme la sua storia.
“Francesco ha 40 anni e un Bar ben avviato in una via laterale di una cittadina di provincia. I suoi clienti tipici sono avvocati, clienti, giudici e personale che ogni giorno affolla il tribunale della città, situato poco distante.
La location è ideale, Francesco ha aperto il suo locale ormai da 5 anni, dunque il suo marchio è consolidato e la reputazione buona. Grazie a questo è riuscito anche a sopravvivere al periodo di chiusura causato dalla pandemia.
Anche oggi, nella fascia oraria che va dalle 7 alle 10, Francesco realizza circa il 40% degli incassi della giornata.
Negli ultimi mesi, alle prime riaperture, ha però notato un cambiamento, nella clientela. Alcuni storici clienti hanno iniziato a mostrare una certa “stanchezza” e poco brio.
Eppure, ha subito pensato, la marca di caffè è sempre la stessa, così come la tipologia di brioche (marmellata, crema, cioccolata) che presenta e che dispone in modo ordinato sotto le campane di vetro.
Indagando in modo discreto, viene a scoprire che alcuni suoi “affezionati” clienti hanno nel frattempo leggermente modificato – durante il lockdown – le proprie esigenze:
-un cliente ha deciso di diventare vegano, dunque non cerca più le brioche tradizionali, ma quelle senza burro
-un cliente si è messo a dieta, e può permettersi solamente brioche di piccola dimensione, formato mini
-un cliente ha voglia di nuove esperienze, dunque si reca nel Bar in fondo alla via perché lì trova ripieni alle mele, al pistacchio, sfoglie, brioche mandorlate, alle noci pecan, girelle, prodotti danesi, tedeschi, austriaci… a perdita d’occhio
Francesco decide allora di chiedere al suo fornitore abituale un arricchimento del classico ordine e “porta in casa” nuove referenze, ossia brioche ai frutti di bosco e muffin”.
Vuoi conoscere il risultato di questo miniprogetto?
Dopo qualche settimana di test, niente da fare: i clienti sono rimasti immobili e statici. I soddisfatti sempre soddisfatti, gli insoddisfatti sempre insoddisfatti.
Francesco chiede conto dei risultati al suo fornitore, che però non sa cosa rispondere. Questo è infatti il meglio che lui gli possa proporre.
Francesco si trova sotto scacco”.
Questa situazione capita tantissime volte, purtroppo, a imprenditori anche esperti.
Come uscirne? Occorre ripensare a tutto il mondo brioche.
E, possibilmente, affidarsi a un fornitore più smart, che abbia soluzioni più di dettaglio per clienti che richiedono una proposta sempre più personalizzata.
Quindi, mio caro collega e amico, il problema non è mai il prodotto in sé, ma il prodotto contestualizzato in un vero progetto di business, orchestrato con il supporto di un bravo fornitore.
Ragiona sul tema, mentre ti dico: richiedi subito “la Guida Scopri i 6 segreti del fornitore perfetto del tuo bar”, a firma Fabrizio Murgia… e corri verso il successo!
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Noi ci vediamo lunedì sera ore 21 sulla pagina Facebook di Ristopiù Lombardia per la diretta dedicata a Fatti per la Pizza!