Ti racconto una storia… di fallimento

“Michele gestisce un bar ben avviato nella provincia di Varese, è conosciuto e amato dai suoi clienti, che sono tipicamente dipendenti degli uffici ubicati vicino al locale e, verso sera, giovani che si ritrovano per l’aperitivo.

Gli affari funzionano, nel senso che sono costanti, con anche periodici incrementi. Tutto fila liscio… troppo liscio, per i gusti di Michele, che tutti apprezzano proprio per essere un tipo creativo e sempre pieno di idee innovative.

Volendo provare a ‘cambiare qualcosa’, l’imprenditore decide di proporre, durante l’happy hour, serate a tema greco. L’atmosfera delle isole, infatti, l’ha molto colpito in occasione della vacanza estiva di anni pre-covid; pensa di poterlo replicare con semplicità anche nel suo locale, certo che i clienti apprezzeranno.

Nel preparare un menù ad hoc, che comprenderà tzatziki, horiatiki, finger food a base di moussaka, pita con vari ripieni, si scontra con le prime difficoltà. I suoi fornitori abituali, infatti, storcono un po’ il naso e riescono a fatica a procurargli ciò che desidera.

La doccia fredda arriva però quando la serata prende il via. Non tutti i clienti apprezzano la cucina greca, persino la musica di sottofondo è leggermente fastidiosa. L’effetto ‘saudade’ non è così forte come Michele si sarebbe atteso”.

Per tutti questi motivi, le serate a tema greco vengono replicate solamente due volte, poi l’imprenditore getta la spugna.

Il rammarico più grande, racconterà successivamente agli amici, è stato quello di non essere riuscito a entrare in sintonia con i fornitori: non si è sentito sostenuto e spalleggiato, proprio nel momento topico della vita del suo locale.

Questa situazione capita tantissime volte, purtroppo, a imprenditori anche esperti.

Come uscirne? Prima di partire “lancia in resta” in una nuova iniziativa,  è necessario capire se si sta effettuando la giusta scelta. Il fornitore è, in questo preciso momento, la persona di riferimento che può aiutare a ragionare in modo intelligente.

Un menù a base di prodotti “stile Oktoberfest”, per esempio, con annessa ambientazione, è la base –provata e sicura – per un’offerta che certamente il cliente gradirà.

Sì, è esattamente per questo motivo che Ristopiù Lombardia ha, tra i suoi brand di successo, proprio Oktoberfest365 con relativo blog e commerce www.oktoberfest365.it.

Perché con eventi e pranzi-cene in stile bavarese non si sbaglia mai.

Perché sono l’esatta rappresentazione di ciò che vuole ora il cliente: divertimento tranquillo e spensierato, buon cibo di qualità, atmosfera gradevole ma non esageratamente vacanziera.

Le righe che hai letto sopra sono tratte dalla “Guida all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti per Oktoberfest Style”, a cura del Metodo Ristopiù, uno strumento preziosissimo per imparare a sfruttare la cucina bavarese al massimo e aumentare il fatturato di ogni serata.

Ps non cadere nella trappola: l’Oktoberfest vale sempre, specie in estate, non all’approssimarsi dell’evento che si tiene a Monaco di Baviera in autunno! Tieni anche conto che tutti i prodotti che acquisti, dai brezel ai salumi, ai dessert, possono anche diventare singole portate per tutti i giorni, per il massimo dell’ottimizzazione anche del magazzino.

Se ti occorrono consigli specifici su feste a tema, oppure su ricette specifiche, non aspettare! Richiedi subito la visita di un consulente Ristopiù e preparati a partire insieme a lui verso il successo… stabile e duraturo, l’unico che funzioni per davvero!

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E siccome desidero che a tua disposizione ci siano anche bonus e privilegi, ti invito a controllare periodicamente la locandina del sottocosto che trovi in home su www.ristopiulombardia.it, nella parte di sinistra… grandissime opportunità ti attendono!

 

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