Ciao, il titolo di questo contributo è un po’ particolare.
Te lo spiego molto rapidamente.
Non si tratta di una favola, ma di AliExpress, la piattaforma di e-commerce che fa capo al gruppo Alibaba – appunto – che ha deciso di allargare il proprio business ospitando cibo italiano per la vendita nell’Eurozona (per ora).
Cosa significa?
Che i piccoli produttori, al posto di vedere il proprio raggio d’azione confinato nella propria regione, o nelle regioni limitrofe, potranno vendere in Francia o Spagna, senza farsi carico di tutti i problemi di logistica correlati (è infatti già previsto un partner ad hoc).
Questa notizia può essere letta in tanti modi. Vediamoli insieme.
Modo positivo 1
Se non cresci, nella tua attività, sei morto. Pertanto, se sei un produttore di marmellate e vuoi che queste arrivino lontano, la soluzione di AliExpress può essere ideale
Modo positivo 2
Il Made in Italy è il più grande valore del nostro Paese. Il nostro Food è la nostra carta d’identità migliore. Poterlo diffondere in modo adeguato è fonte di arricchimento per tutti, non solo per i singoli produttori
Modo positivo 3
Grazie a questo allargamento geografico le aziende – anche le piccole e piccolissime – possono costruire un marchio solido e forte, già internazionale
Modo neutro 1
L’azienda che decide di entrare nella piattaforma deve essere per esempio in grado di garantire una certa quantità di merce: è in grado di sostenere un aumento importante della produzione? Su questo occorre ragionare
Modo neutro 2
È essenziale che la piattaforma si faccia anche carico degli aspetti normativi, di sicurezza alimentare e così via, necessari quando si decide di esportare, altrimenti si tratta di spendere una quantità di denaro enorme per addentrarsi in un mondo sconosciuto
Modo interlocutorio: e noi?
Noi operatori dell’Horeca come ci poniamo nei confronti dell’e-commerce?
Tu, imprenditore del bar, che magari hai creato una selezione di prodotti del territorio… li stai vendendo on line, magari sul tuo sito? Li proponi sui Social, per l’acquisto direttamente sul tuo punto di vendita?
Cosa voglio dire: per alcune attività la possibilità di sfruttare una piattaforma on line per la vendita è assolutamente top. Per altre potrebbe essere non praticabile.
Ma il web e i Social devono comunque essere un canale sempre aperto anche per il bar più tradizionale che non ha nessuna intenzione di vendere nemmeno una caramella se non nel suo contesto fisico.
Dalla tecnologia non possiamo prescindere: dobbiamo adattarla al nostro business, fare in modo che ci agevoli e ci sostenga e ci aiuti ad aumentare il fatturato.
Io sono assolutamente fissato, per questo Ristopiù Lombardia ha blog, siti, il canale di e-commerce, il giornale on line. Tutto passa dal web ma non si esaurisce sul web. Tutto funziona egregiamente… perché cervello e tecnologia lavorano di pari passo sostenendosi.
E tu?
Quale strada digitale hai scelto di percorrere?
Cosa pensi delle aziende che provano l’e-commerce?
È qualcosa di congeniale anche per il tuo locale?
Scrivi di seguito la tua esperienza, aiutami a costruire la community dell’Horeca!