La salute sta entrando.
Prepotentemente.
Al bar.
Al ristorante.
Al supermercato.
Noi siamo ancora lì che stiamo decidendo quante patatine fritte servire all’ora dell’aperitivo e il mondo, attorno a noi, sta cambiando ai 200 all’ora.
Ci accorgiamo almeno dello spostamento d’aria generato?
Allora, la questione è molto semplice, caro collega dell’Horeca.
Qualche giorno fa è stato emesso un comunicato stampa che spiega che è stata attivata una partnership tra l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Esselunga finalizzata a sensibilizzare la popolazione sui benefici di uno stile di vita sano attraversoiniziative mirate a rendere le persone maggiormente informate e consapevoli del ruolo primario degli alimenti nella prevenzione delle malattie oncologiche. La collaborazione prevede che Esselunga sosterrà l’attività di ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano attraverso l’erogazione di un milione di euro nell’arco di due anni, un contributo da destinare a progetti di ricerca per identificare il ruolo dell’alimentazione e degli stili di vita per la salute e potenziare gli interventi di prevenzione primaria con progetti di educazione alimentare e di promozione di una vita sana.
Il progetto avrà la durata di due anni e comprende iniziative rivolte al pubblico e finalizzate a rendere le persone maggiormente informate e consapevoli del ruolo primario degli alimenti nella prevenzione delle malattie oncologiche.
Il primo passo del progetto è già stato compiuto: un team di esperti dell’INT ha elaborato una serie di schede dedicate a frutta e verdura, delle vere e proprie carte di identità, complete e approfondite non solo di informazioni ‘tecniche’, ma dense anche di consigli pratici sull’utilizzo, la stagionalità e i benefici. Il materiale è stato raccolto nella brochure ‘Impariamo a mangiare bene’ che sarà distribuita gratuitamente in tutti i negozi Esselunga.
Hai capito, come me, la portata epocale del cambiamento a cui mi riferivo all’inizio del post?
Te la riassumo di seguito:
-i big player che trainano il mercato stanno prendendo posizione in merito alla salute. Ciò significa che tutti gli altri li seguiranno
-il connubio tra cibo e salute sarà sempre più forte. E arriverà rapidissimamente anche al tavolo del tuo bar
-il progetto si rivolge in special modo ai bambini, i nuovi clienti di domani. Dunque il percorso di cambiamento durerà per i prossimi 50 anni
-le grandi aziende si muovono sempre più in direzione della Corporate Social Responsibility. Tu stai facendo qualcosa a proposito?
Insomma, per farla breve: puntare su bontà, salutismo, attenzione agli ingredienti non sarà, da adesso in poi, un trend, ma una vera regola di business, sia per la gdo che per noi che lavoriamo nel canale dei bar e ristoranti. Non si tratta di accettare una sfida, ma di essere consapevoli che… il domani è già ora.
E che tutti i nostri menù dovranno essere rimodulati in questo senso.
Non ci credi e non ti interessa?
Preparati a non accontentare più tanti tuoi clienti.
Ci credi e ti interessa?
Osserva e studia come si comportano i big player, poi dai anche tu il contributo, nel tuo piccolo, a un migliore rapporto tra cibo che proponi e salute e benessere.
Esattamente adesso, esattamente nel luogo in cui hai impiantato la tua azienda, hai la possibilità di renderti diverso dai competitor, di mostrarti ed essere più attento alla natura, all’ambiente, alle persone. Di confermare che non ti pieghi al dio denaro, ma hai una visione più allargata del mercato. Io ho intrapreso questo percorso e ti invito a fare altrettanto: stanne certo, il cliente ti confermerà la sua fiducia.
Hai mai avuto posizioni “di rottura” che ti hanno consentito di migliorare la reputazione del tuo locale?
Come ti poni nei confronti dei grandi problemi che allertano l’opinione pubblica? Non esprimi pareri o ti impegni in prima persona per non sprecare, riciclare, fare attenzione all’ambiente?
Scrivi di seguito la tua opinione, aiutami a costruire la community dell’Horeca!