Ti ricordi quando
-Le vendite erano semplici
-Il cliente era semplice nelle sue richieste
-Tu vendevi, lui acquistava, c’era poca interazione e soprattutto lui non esprimeva bisogni emozionali di alcun genere?
Benissimo, quel tempo è finito già da un po’.
Ora ci tocca, tutti insieme, ragionare di vino unicorno e latte di unicorno.
Sì, hai capito bene, e non sto parlando di prodotti per bambini, ma di referenze che hanno fatto il loro ingresso quasi per gioco (in realtà dietro vi è una strategia di marketing ben precisa) e che subito hanno fatto breccia nel cuore dei consumatori, che vi si sono affezionati e hanno iniziato a spendere…
Per capire questo fenomeno rosa, che potrebbe anche essere a pois, oppure blu elettrico, poco importa, occorre che noi tutti ragioniamo con molta attenzione su “cosa” è diventato il nostro amato cliente.
Al di là di tutti i ragionamenti di marketing e delle strategie di vendita, questo occorre indagare: cosa vuole il cliente, cosa cerca, come lo possiamo intercettare.
Allora pronti via, andiamo a studiare questi passi verso il successo.
Il cliente cerca una relazione con te, imprenditore dell’Horeca.
Vuole essere stupito.
È pronto ad assaggiare ogni genere di novità (il vino unicorno, per esempio, rosa, glitterato…), a patto che tu gli spieghi che sei stato, nella proposta, “sostenibile”, ossia che hai rispettato parametri di eticità, rispetto della natura, del pianeta, dei produttori.
Il cliente vuole essere coinvolto: si chiama co-creazione dei prodotti. Vuole entrare nel bar e trovare, per esempio, lo chef che lo coinvolge nella preparazione di un panino personalizzato, che sarà unico e speciale. Questa customer experience vale molto più di tutte le altre, perché è proprio tarata sul singolo cliente.
Anche se ci raccontano che non è vero, il cliente ama l’esclusività. Magari non si può permettere un capo di alta moda da 5 mila euro, ma vorrebbe tanto poter – a prezzi più sensati – assaggiare o acquistare qualcosa che rappresenti il “lifestyle”, ovvero il vivere alla moda, quella di tendenza, quella che piace e fa piacere. E qui, di nuovo, arriva il latte di unicorno: prima un gioco, poi un prodotto serio, che oggi l’appassionato di trend DEVE e VUOLE avere. Anche spendendo una cifra assurda (5 euro, a fronte di un cappuccino normale che ne costa 2).
Nessuna paura, non ti sto suggerendo di tappezzare di rosa il tuo locale, bensì di ragionare, ogni volta che hai a che fare con il tuo amato cliente.
Vuoi stupirlo e catturarlo?
-Curalo, nei suoi bisogni sia primari che secondari
–Fagli comprendere che la tua azienda è in movimento, pronta a proporre sempre nuovi prodotti, attentissima ai trend, consapevole dell’attualità e di quanto succede nel mondo
-Non dare per scontato che la fedeltà sia per sempre: come cambia operatore telefonico, il cliente potrebbe cambiare luogo della colazione, se ha sentito dire che in fondo alla strada è arrivata la brioche al fior di loto…
-Osa, nelle scelte e nelle proposte. Non darti limiti: tu prova, con investimenti oculati: sarà poi il cliente a indirizzarti in modo definitivo verso le scelte strategiche.
-Da ultimo, ma per me importantissimo: non smettere di studiare, di leggere, di comprendere. Non è sufficiente essere formati solo sui prodotti, solo sul servizio, solo sull’impiattamento. Fuori dal tuo locale c’è un mondo in fermento, ci sono ricerche, analisi, indagini, che ti aiutano a comprendere i trend e il consumatore.
Una delle tue fonti primarie può essere per esempio il magazine edito da Ristopiù Lombardia, www.ristopiunews.it, aggiornato quotidianamente dalla redazione. Una testata vera in cui lavorano giornalisti veri. Per tua comodità, puoi anche richiedere la copia cartacea, in modo da leggere con attenzione e meditare sui contenuti più importanti.
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(foto tratta da https://giklive.es)