Pandoro o panettone? Buttali entrambi!

Io vendo pandori e panettoni.

La mia azienda vende pandori e panettoni.

Di marca, eccezionali, strabuoni, perfetti. Siamo bravissimi a ordinarli, consegnarli, fare felici i clienti e contenti tutti chebellochebello.

 

Eppure ti dico: buttali. Sia uno che l’altro.

Buttali.

Oppure dai loro un senso.

Il mese di dicembre ci ha raccontato un sacco di cose, che non possiamo tralasciare.

  • La Melegatti in crisi, poi salvata, poi in crisi, poi non si sa, poi nessuno ne parla più, tanto Natale è finito
  • I grandi chef hanno venduto i loro panettoni e pandori facendoli pagare a un giusto – alto – prezzo
  • Le aziende dell’industria hanno portato i panettoni e pandori in grande distribuzione e prodotti di ottima qualità sono stati venduti – anzi, svenduti – per le regole commerciali, a un prezzo davvero basso (3, 2, 1 euro…)
  • Chiunque, anche la panetteria, anche la gastronomia, si sono improvvisati “maestri pasticceri”

Questa follia collettiva ha reso questi due prodotti da una parte interessanti, dall’altra fastidiosi, dall’altra inutili, dall’altra superflui.

Per questo sono arrivato alla seguente considerazione:

  • se non ti interessano
  • se sono una preoccupazione (cavoli adesso mi restano sul groppone dopo l’Epifania e sono guai…)
  • se non sai come gestirli
  • se ti generano stress…

lasciali perdere.

 

Se, invece, vuoi far fruttare il tuo investimento, devi ribaltare il punto di vista.

Panettoni e pandori sono prodotti di qualità e celebrano in modo autorevole queste feste, quindi possono diventare i protagonisti del tuo locale.

Non riesci a venderli tutti entro domani?

Non importa. Possono diventare fonte di promozione a partire dal 5 gennaio, quando iniziano ufficialmente i saldi. Attenzione, però: non li devi svendere, li devi Vendere Bene, ossia mantenendo il valore del prodotto e raccontando al tuo cliente quanto sia importante degustare ancora una volta una referenza che fino al novembre 2018 non potrà più assaggiare.

Non solo: il panettone il pandoro, in tempi di lotta agli sprechi, possono essere usati come ingredienti per dolci gourmet, che potrai facilmente preparare direttamente nel tuo locale. Sia per la colazione, come dessert di fine pasto.

 

Quello che NON dobbiamo fare è farci travolgere dal consumismo e trattare in malo modo i beni che possediamo.

Il discorso vale per il panettone, lo spumante, ma anche per la pizza, gli snack, la pasta ripiena o il rhum.

Avere tanto non significa divertirsi a buttare, oppure a lasciar scadere, o peggio ancora a far finire nella spazzatura i prodotti (pensate alle tonnellate di canditi che la gente non mangia… e che ancora adesso sono inserite nei panettoni).

Il nostro cliente è attento, esattamente come noi.

Le volte in cui non lo è, sta a noi dare l’esempio.

 

Questo approccio valorizza anche i produttori, siano essi artigianali o industriali. Dobbiamo smetterla di creare sempre fazioni che si combattono: ciascuno mette la propria competenza e poi va a chiedere il suo responso al mercato.

Stop.

E per quanto riguarda Ristopiù, lunga vita ai panettoni di Sal De Riso!

https://www.ristopiulombardia.it/ita/default.aspx?t=secco&scd=pasticceria&c=276&sc=2609&filter=black_friday&page=2

Buon assaggio di canditi a tutti, ci vediamo il prossimo anno!

Jo

 

 

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