Alzi la mano chi, in attesa di essere servito all’interno di un negozio, non ne approfitta per guardare lo smartphone, leggere una notizia, controllare Facebook o la posta elettronica.
Siamo tutti e sempre iperconnessi, al punto che in alcune famiglie sono state istituite vere e proprie regole di comportamento per cercare di parlarsi almeno cinque minuti al giorno senza essere interrotti da una chat o da una telefonata.
Spostiamo il punto di osservazione e chiediamoci, come imprenditori, se connettere il nostro locale e dunque fornire il wi-fi gratis ai clienti sia o meno un’opportunità da sfruttare.
Per molti:
- Il wi-fi è indispensabile, perché i clienti lo cercano, anzi lo pretendono, e pure con una banda larghissima
- È un segno dei tempi: fornirlo significa confermare al cliente che il treno dell’innovazione è passato e che noi ci siamo saliti sopra
- Fa parte di quei servizi a valore aggiunto che, volendo, sono anche perfetti per recuperare informazioni sui clienti e poi agire su di essi a livello commerciale
Per altri, invece, il wi-fi è una iattura, perché:
- Trasforma il locale in un luogo come un altro, con un caos frenetico, persone che parlano al telefono a voce alta, o che si isolano da tutti mettendo il naso nel telefono e stop
- Cancella l’idea stessa di convivio, che è “stare bene insieme, in un bel posto, mangiando e bevendo di qualità”
Per questi ultimi soggetti, è l’idea stessa di telefono che viene criticata, per cui molto spesso i consumatori vengono invitati ad abbassare la suoneria, proprio come accade sui treni.
Dove sta il modo corretto di fare business? Da nessuna parte. Entrambi le posizioni sono difendibili e criticabili. L’ultima parola spetta al cliente: se la maggior parte delle persone che entrano nel vostro locale se ne va infastidita perché non è riuscita a chattare, giocoforza vi toccherà aprirvi al wi-fi. Se, invece, la vostra clientela è alla ricerca proprio di pace e silenzio e protezione dall’invadenza della tecnologia… vi toccherà schermare le pareti e imbozzolarvi tra le vostre mura.
Spesso compiamo l’errore di scegliere senza basarci su ciò che ci accade di fianco. Le risposte, invece, sono proprio lì, davanti a noi. Dobbiamo solo essere convinti di percorrere la strada che ci viene indicata.
E tu cosa pensi? Come hai organizzato il tuo locale? Ti va di raccontarci la tua esperienza?
Lasciami il tuo commento compilando tutti i campi di seguito, per ringraziarti ti farò pervenire un capitolo del mio libro “Il bar di successo”, edito da Franco Angeli!