Navigando in rete mi è capitato di leggere una notizia molto interessante. Alcuni aspetti mi erano già noti: che il Bel Paese fosse una meta ambita per gli stranieri, già si sapeva; come già si sapeva che ad attirare i turisti fossero le opere d’arte e la cucina italiana. Ciò che mi ha fatto riflettere è sapere che nel 2015 la spesa effettuata dai visitatori ammonta a 8,4 miliardi, con un andamento in continua crescita. La Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) stima addirittura che per il 2016 la spesa arriverà a 9 miliardi di euro.
Chi viene in Italia si aspetta di trovare un’ottima qualità in termini di materie prime e di servizio, infatti le mete più gettonate sono quelle che si fanno apprezzare dal punto di vista enogastronomico. Da questo punto di vista abbiamo un patrimonio che definirlo artistico è a dir poco. Il problema è che spesso non sappiamo o non riusciamo ad utilizzare al meglio ciò che ci contraddistingue nel mercato globale.
Non sorprende allora il fatto che la ristorazione in tutte le sue forme sia l’ancora di salvezza e il punto di ripartenza per lasciarsi alle spalle la crisi. Quindi puntare sulla qualità del cibo è estremamente importante.